SINISTRA SOCIALISTA BRESCIANA,  febbraio 1988, pag. 3

 

Per un nuovo Piano Regolatore di Brescia

 

di Vasco Frati e Maurilio Lovatti

 

 

La revisione del Piano Regolatore non sarà certamente conclusa prima del 1990. Tuttavia in questa tornata amministrativa saranno probabilmente definite le scelte fondamentali della politica urbanistica per la città di Brescia, che informeranno il nuovo PRG, anche alla luce degli avvenimenti più recenti (disponibilità di aree industriali dismesse, progetto della metropolitana leggera, nuove politiche per la valorizzazione ambientale).
Quali proposte sosterrà la Sinistra Socialista bresciana nel confronto di idee che si svilupperà su questo tema?
A nostro giudizio la revisione del PRG dovrebbe:
I) Confermare totalmente l'inedificabilità delle aree attualmente vincolate a verde pubblico, a servizi pubblici e a zone agricole, evitando assolutamente la creazione di nuove zone d'espansione edilizia;
2) Prevedere il recupero edilizio del centro storico con procedure più rapide e snelle di quelle attuali, che consentano anche ai privati di intervenire in convenzionamento con l'Amministrazione (finora il recupero del centro storico è stato sottodimensionato, per privilegiare S. Polo);
3) Garantire le necessarie interconnessioni con i comuni dell'hinterland;
4) Subordinare il recupero delle zone industriali dismesse ad un piano-quadro e ad una normativa precisa uguale per tutte, che assicuri eque possibilità di intervento agli operatori, favorendo comunque il recupero di aree per il verde pubblico e i servizi sociali.
Se su questi punti non ci sono dubbi almeno per noi, su altri temi (servizi e qualità della vita, traffico) le questioni sono più complesse. Per quanto riguarda le aree verdi e quelle vincolate a SP è indispensabile che il piano-quadro dei servizi preceda l'adozione della variante al PRG. Finora è stata svolta solo la fase preparatoria del Piano quadro (censimento delle aree, predisposizione cartografica, raccolta della proposta delle Circoscrizioni). E necessario che la Giunta stringa i tempi, arrivando all'adozione del Piano quadro nel 1988.
Per quanto riguarda il traffico occorre da un lato risolvere gli attuali problemi di intasamento del ring e del centro storico) e dall'altro operare scelte di prospettiva, considerando gli effetti indotti dalla realizzazione, negli anni '90, della metropolitana leggera, che certamente darà un notevole contribuito alla soluzione dei problemi del traffico.
Nel breve periodo occorre estendere la chiusura del traffico privato del centro storico (si pensi a Milano), definire un piano del traffico per l'immediata periferia e le vie di penetrazione, completare la realizzazione dei parcheggi già previsti. Come ad esempio quello della Fossa dei Bagni (con un progetto però che sia veramente compatibile con i valori storico-ambientali del Castello) e costruire un grande parcheggio nell'ex-mercato ortofrutticolo.
Siamo invece molto perplessi sulla realizzazione di altri parcheggi nelle vicinanze del ring (caserme o zone verdi). L'interscambio tra mezzo pubblico (tra cui la metropolitana) e privato deve avvenire in periferia pena un sempre più caotico ingolfamento della città con conseguente peggioramento dell'inquinamento atmosferico e una strozzatura irreversibile del centro storico.

 

 

 

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