Una lontana polemica Aclista (1976-77)

 

 

Introduzione

 

 

Rileggere a distanza di trenta anni le vivaci polemiche all'interno delle Acli bresciane può forse essere utile per conoscere meglio la storia locale. Sicuramente oggi molte asprezze polemiche, da tutte le parti in causa, sembrano eccessive e pretestuose: emergono solo i fattori di divergenza tra la maggioranza delle Acli provinciali e la minoranza interna e non le convinzioni e i valori comuni. Valori comuni che oggi ci uniscono nella opposizione alla mentalità e alla visione politica del centro-destra italiano.
Tuttavia anche dagli errori e dalle intemperanze si può apprendere qualcosa di utile: se non altro ci può aiutare a commetterne di meno, o di meno gravi.
Con qualche fatica, dalla lettura dei documenti, si può comprendere come l'allora maggioranza delle Acli tendesse a mantenere quei forti legami, anche se non ufficiali o esplicitamente dichiarati, di collateralismo verso la DC, o meglio verso le correnti della sinistra DC bresciana, e verso la minoranza della FIM-CISL bresciana, mentre la minoranza perseguiva un disegno di sostanziale autonomia delle ACLI, con disponibilità al dialogo con tutte le forze politiche antifasciste.

Maurilio Lovatti

 

 

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