Maurilio Lovatti 

 

La cura del Creato

Il Cantiere, settembre 2025 

 

 

Papa Leone XIV così concludeva il 30 giugno il suo messaggio per la giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato:
«L’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco ha accompagnato la Chiesa Cattolica e molte persone di buona volontà per dieci anni: essa continui ad ispirarci e l’ecologia integrale sia sempre più scelta e condivisa come rotta da seguire. Così si moltiplicheranno i semi di speranza, da “custodire e coltivare” con la grazia della nostra grande e indefettibile Speranza, Cristo Risorto.»
Dal 1 settembre 2006, quando Papa Benedetto XVI  celebrò la prima giornata per la salvaguardia del Creato della chiesa italiana, l'insegnamento della Chiesa sul tema è chiaro e costante. Tutti dobbiamo collaborare attivamente alla difesa dell'ambiente naturale, che ci è stato donato, e che abbiamo il dovere di trasmettere alle future generazioni, sia nei comportamenti individuali, sia a livello comunitario. A livello individuale, con alcuni piccoli gesti quotidiani che, se attuati da molte persone, possono risultare significativi, come evitare di buttare avanzi di cibo tra i rifiuti e cercare di riutilizzarli, educare i bambini a finire il cibo nel piatto e a non lasciare avanzi, evitare sprechi di luce, acqua e gas in casa, attuare con attenzione la raccolta differenziata dei rifiuti, utilizzare meno l'automobile, andando maggiormente a piedi o in bicicletta o con i mezzi pubblici, preferire il treno all'aereo, mangiare meno carne e più cibo vegetale e così via.
A livello comunitario (parrocchia o diocesi) compiendo azioni visibili, dal valore educativo e di testimonianza, come prendersi cura, difendere e valorizzare spazi verdi nei quartieri, collaborare con le istituzioni, gli organismi di partecipazione e le persone di buona volontà a preservare il territorio da inquinamenti e danni ambientali, evitare sprechi e differenziare i rifiuti in occasioni di feste, sagre, raduni, ecc.
Con l'insegnamento di Papa Francesco la Chiesa universale ha preso piena coscienza dello stretto legame tra giustizia sociale, economia e salvaguardia del creato. Scriveva Francesco: "Non ci sono due crisi separate, una ambientale e l'altra sociale". La soluzione richiede "un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura". E ancora: "Pace, giustizia e salvaguardia del creato sono tre questioni del tutto connesse".
Fedele a questa impostazione, Papa Leone afferma: «Le parole del profeta Isaia [vedi riquadro sotto], che dal 1° settembre al 4 ottobre accompagneranno l’iniziativa ecumenica del “Tempo del Creato”, affermano con forza che, insieme alla preghiera, sono necessarie la volontà e le azioni concrete che rendono percepibile questa “carezza di Dio” sul mondo [...]. Si tratta di un annuncio di straordinaria attualità. In diverse parti del mondo è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina. Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità. Aumentano in intensità e frequenza fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche, senza considerare gli effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati. Sembra che manchi ancora la consapevolezza che distruggere la natura non colpisce tutti nello stesso modo: calpestare la giustizia e la pace significa colpire maggiormente i più poveri, gli emarginati, gli esclusi.»
Noi, a livello locale, nel nostro piccolo, possiamo contribuire sul piano educativo a creare questa consapevolezza auspicata da Papa Leone.

RIQUADRO: «In noi sarà infuso uno spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva. Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Praticare la giustizia darà pace, onorare la giustizia darà tranquillità e sicurezza per sempre. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri» (Isaia, 32, 15-18)

 

 

Il Cantiere,  settembre 2025, pag. 17

 

indice degli articoli

 

Maurilio Lovatti main list of papers