La voce del popolo, 20 maggio 2021, pag. 6

AMBIENTE

 

 

 

Alfa Acciai: una svolta

 

di Maurilio Lovatti 

 

 

Il 12 maggio il dott. Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A ed Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, hanno annunciato che dall'autunno di quest'anno il calore sino ad oggi disperso dell'Alfa Acciai sarà recuperato e convogliato alla rete cittadina del teleriscaldamento di A2A. A prima vista può sembrare una precisazione di carattere tecnico, per addetti ai lavori.
In realtà ha una grande importanza per l'ambiente. L'impianto realizzato in Alfa Acciai permetterà un recupero energetico di 30 mila MWh/anno, pari al fabbisogno di circa 3 mila appartamenti. Ogni anno si risparmieranno 2.340 tonnellate equivalenti di petrolio e saranno evitate emissioni in atmosfera pari a 5.609 ton di CO2, 933 kg di CO e 4.405 kg di NOx, oltre ad una notevole riduzione di polveri sottili PM10 e PM2,5. Ci sarà riduzione anche dell'immissione di calore in atmosfera e dei consumi d'acqua. Mazzoncini ha inoltre affermato che entro il 2030 il 73% del calore distribuito dal teleriscaldamento deriverà dal recupero di calore prima disperso, cioè senza consumare metano o altri combustibili per produrlo.
Il progetto ha comportato un investimento complessivo di 5,7 milioni di euro di cui 2,8 finanziati da Regione Lombardia, che ha utilizzato fondi europei per l'ambiente. E' un esempio concreto ed emblematico di una buona pratica per la tanto invocata transizione ambientale e ci lascia immaginare come si possano spendere bene le risorse in arrivo dall'Europa (a partire da luglio, se tutto va bene) nell'ambito del New Generation UE.

In ultima analisi le politiche per contrastare i cambiamenti climatici rientrano in due principali strategie: sostituire le fonti energetiche attuali con altre a minori o nulle emissioni (come solare ed eolico) ed evitare sprechi energetici. Il progetto realizzato da A2A rientra nella seconda categoria, così come, ad esempio, i previsti efficientamenti energetici degli edifici promossi dal famoso bonus 110%. Evitare gli sprechi è una strategia vincente, e i costi economici per farlo, talora ingenti, sono comunque giustificati dai benefici nel medio e lungo periodo. La centralità della strategia di riduzione degli sprechi è stata una delle idee centrali della Laudato si (2015) di papa Francesco. La principale difficoltà nel realizzare rapidamente questa strategia è data dalla burocrazia. Per questo il governo Draghi si propone di semplificare le procedure. Obiettivo facile a dirsi, ma difficile da attuare. Eppure è fondamentale. Non solo per i tempi stretti per spendere i fondi europei, ma anche e soprattutto perché il cambiamento climatico va contrastato rapidamente per evitare la catastrofe.

 

Maurilio Lovatti

 

La voce del popolo, 20 maggio 2021, pag. 6

 

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