La voce del popolo, 13 aprile 2017, pag. 6

CREATO

 

 

 

I falsi ambientalisti

 

di Maurilio Lovatti 

 

 

La difesa dell'ambiente naturale è sicuramente un compito importante, necessario e nobile per l'uomo d'oggi. Basta leggere la Laudato si di papa Francesco per rendersene conto. Tuttavia siamo tempestati da notizie di proteste di autoproclamatisi ambientalisti, che finiscono per produrre più danni degli stessi inquinatori.
E' recente la notizia delle proteste e dei ricorsi al TAR contro lo spostamento di 1531 ulivi in Puglia, necessario per realizzare un metanodotto (TAP) lungo 878 km, tra Grecia, Albania e Italia, che porterà nel nostro Paese il metano dal mar Caspio. E' vero che qualche ulivo potrebbe morire nel trasferimento, cosa in sé spiacevole, ma il rifornimento del metano, combustibile tra i meno inquinanti, è molto importante per il nostro Paese. Attualmente il metano in Italia è più caro che nel resto d'Europa e ciò, oltre a danneggiare l'economia, induce industrie e centrali termoelettriche ad usare il carbone in alternativa al metano. Il carbone è meno caro, ma la sua combustione produce polveri fini e sostanze inquinanti molto pericolose per la salute, che aumentano significativamente il rischio di tumori nella popolazione. Ne sappiamo qualcosa noi a Brescia, dove la centrale termoelettrica A2A di via Lamarmora, nel cuore della città, potrebbe funzionare esclusivamente a metano, se questo fosse più economico, mentre attualmente usa prevalentemente il carbone (per circa ¾ delle calorie prodotte). Che gliene importa a questi pseudo ambientalisti se qualcuno muore precocemente di tumore, se aumentano le malattie del sistema respiratorio e cardiocircolatorio? Che gliene importa della salute pubblica e della necessità di ridurre l'inquinamento? Molto meglio andare a letto tranquilli la sera, convinti d'esser stati puri e duri e di aver salvato qualche ulivo.
La vicenda pugliese presenta molte analogie con le proteste NO TAV. E' ormai provato che l'uso delle ferrovie ad alta velocità riduce i voli. Nel 2008, ad esempio, negli spostamenti tra Milano e Roma il 36% dei viaggiatori usava il treno, oggi circa il 65%; inversamente chi usava l'aereo era il 51%, mentre oggi è solo il 24%. E' bastato realizzare l'alta velocità per ridurre fortemente l'inquinamento, e in particolare le emissioni d'ossido di carbonio, che sono la causa del surriscaldamento del pianeta. Infatti l'energia consumata viaggiando in aereo è oltre 4 volte maggiore di quella consumata andando in treno. In Italia, in un solo anno, i circa 35 milioni di passeggeri che hanno viaggiato sulle nuove linee dell'alta velocità hanno evitato l'emissione in atmosfera di circa 900.000 ton di CO2. Eppure i NO TAV credono di essere ambientalisti!

 

 

Maurilio Lovatti

 

 

La voce del popolo, 13 aprile 2017, pag. 6

 

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