La voce del popolo, 20 novembre 2014, pag. 39

LETTERE

 

 

 

Gli insegnamenti di Paolo VI

 

di Maurilio Lovatti 

 

 

Caro Direttore,
abbiamo ancora tutti nella mente e nel cuore le immagini coinvolgenti della beatificazione di Paolo VI. Il miglior modo per ricordarlo e onorarlo è ora quello di cercare di mettere in pratica i suoi insegnamenti. Paolo VI riteneva che la politica fosse la forma più alta di carità e non si stancava mai di esortare i credenti all'impegno per migliorare e rendere più umana la società.
Queste idee mi son tornate in mente in questi giorni in cui si sono svolte a Brescia le assemblee di quartiere, in vista dell'elezione a suffragio universale dei consigli di quartiere, che si terranno domenica 14 dicembre. Dopo quasi 36 anni di circoscrizioni, per partecipare alle quali era necessario collocarsi in una lista di partito, i cittadini possono nuovamente essere eletti nei consigli senza schierarsi. Penso che le comunità parrocchiali dovrebbero essere grate a quei cittadini che gratuitamente e generosamente si sono candidati, mettendosi a servizio della comunità. I quartieri saranno i portavoce dei cittadini verso l'amministrazione comunale, consentendole così di rispondere meglio alle esigenze della popolazione. Penso sia importante non lasciarli soli, sia partecipando compatti alle elezioni, sia non facendo mancare loro suggerimenti e proposte. Da questo punto di vista le comunità parrocchiali possono impegnarsi fattivamente, col solo intento di rendere più umana la società e di contribuire a realizzare quella "civiltà dell'amore" che tanto stava a cuore al pontefice bresciano. Anche i sacerdoti possono svolgere un ruolo importante ricordando ai fedeli il dovere morale di partecipare costruttivamente alla crescita della comunità civile in cui sono inseriti.

 

Maurilio Lovatti

 

 

La voce del popolo, 20 novembre 2014, pag. 39

 

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