Maurilio Lovatti

Una battaglia per la serietà e trasparenza nella scuola di Stato
 (1995-97)

 

 

 

E il Copernico contesta "Il 6 politico diseduca"

 

Bresciaoggi,  sabato 24 febbraio 1996

 

 

Trovarsi a fine d'anno a fare "carte false per disposizione di legge"? Al liceo Copernico si cerca di correre ai ripari, chiedendo al ministro della Pubblica istruzione di riprendere in mano la normativa che, abolendo gli esami di riparazione, impone di scrivere "sei" in pagella anzichè "cinque" quando le insufficienze sono meno di quattro. "Ciò è diseducativo - è scritto nell'appello votato dal Consiglio d'istituto pochi giorni fa - sia per gli studenti interessati che potrebbero illudersi di aver raggiunto una preparazione sufficiente, sia per gli altri studenti, che hanno effettivamente raggiunto la sufficienza, e si ritrovano in pagella lo stesso 6 dei loro compagni impreparati". Il rischio che si configura è quello di uno "scadimento della scuola statale" a livello di certi "diplomifici" in cui si è sempre e comunque promossi" e i corsi di recupero messi in campo in alternativa agli esami di riparazione possono essere utili solo nei casi in cui l'insufficienza deriva da difficoltà di apprendimento, mentre sono inefficaci nei casi di mancanza di motivazione o di impegno". L'ideale, secondo gli estensori del documento che è stato approvato quasi all'unanimità (genitori e studenti hanno votato compatti a favore, solo un insegnante ha espresso riserve) è "una riforma che introduca avanzamenti differenziati nelle varie discipline, disarticolando l'attuale rigidità delle classi".
Questa la prospettiva. Per l'immediato si avanzano tre richieste: innanzitutto i "cinque" restino tali in pagella, anche se l'alunno viene promosso e queste carenze dovranno risultare anche sul diploma di maturità. In secondo luogo si chiede un "aumento della dotazione finanziaria per gli interventi didattici integrativi che consenta alle scuole di organizzare corsi di recupero più efficaci". In più, si permetta alle scuole di sperimentare un "avanzamento differenziato per materie sul modello della scuola inglese". La protesta non è circoscritta al Copernico: il testo di questo appello ha trovato immediati riscontri in altre scuole e anche in altre città ed è a disposizione di quanti condividono le richieste: più sollecitazioni arriveranno a Roma, più probabilità ci saranno di ottenere risposte. 

e.n.


Bresciaoggi,  sabato 24 febbraio 1996

 

 

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