Maurilio Lovatti 

 

 

Idee per la città 

 

Il Cantiere, dicembre 2022

 

 

Nel 2023 si voterà per rinnovare il Consiglio comunale di Brescia e per scegliere il nuovo Sindaco. L'attuale sindaco, Emilio Del Bono ha completato i due mandati e per legge non può ricandidarsi. In questa situazione, da qualche mese le forze politiche come i giornali e le televisioni locali sono concentrate sul tentativo di individuazione dei nomi dei possibili candidati. Si parla tanto di nomi e poco o nulla di idee per il futuro della città. Per ovviare almeno in parte a questa deriva poco rispettosa dei cittadini, le ACLI hanno avanzato una serie di proposte riassunte nel documento dal titolo Brescia 2023. Un valore in comune: appunti per partecipare al dibattito cittadino. Si tratta di un testo non definitivo, proprio perché in queste settimane, dopo un primo scambio di idee con i vicari zonali della città, è sottoposto all'attenzione delle associazioni cattoliche (come l'Azione Cattolica e gli Scout) delle parrocchie e dei gruppi e associazioni di quartiere. Entro la fine di gennaio, terminata questa fase consultiva e la discussione nei circoli ACLI della città, il testo definitivo, integrato dalle osservazioni che verranno accolte, sarà reso noto alla stampa.

In primo luogo va precisato che la proposta delle ACLI non intende essere un programma complessivo, ma un contributo di idee solo su quattro temi fondamentali: Servizi sociali, ambiente (e, di conseguenza, l'urbanistica), cultura e università, partecipazione.

La scelta dei temi non è casuale, poiché i cristiani hanno il dovere e il desiderio di collaborare con tutti gli uomini di buona volontà per realizzare una società che consenta ad ogni persona, per quanto possibile, di vivere pienamente la sua vita, di sviluppare le sue potenzialità e i suoi talenti. E' l'idea di fondo dell'umanesimo integrale di Maritain, che ha ispirato le linee pastorali del Concilio Vaticano II e la stessa "civiltà dell'amore" proposta da San Paolo VI. Ovviamente vanno tenuti presenti i limiti delle competenze comunali (che, ad esempio, non ha voce in capitolo sulla Sanità, che è di competenza regionale, o sull'istruzione, che è di competenza statale). Il Comune però può fare molto per l'assistenza, specie agli anziani e ai fragili, per l'ambiente o per favorire la partecipazione dei cittadini. Ecco in sintesi alcune tra le proposte (chi fosse interessato a leggere l'intero documento, circa 8 pagine, può chiederlo al presidente del circolo ACLI Chiesanuova Noce, Sandro Pasotti, o al Parroco o a me).

  1. Servizi Sociali. Due sono i punti più rilevanti. La dislocazione degli uffici zonali dell'Assistenza sociale sul territorio è stata una scelta certamente positiva, che va confermata e potenziata per costruire sinergie con le realtà organizzate nei quartieri. Per quanto riguarda gli anziani, l’intervento degli enti pubblici e del Comune deve essere rafforzato con l’obiettivo primario di allungare il più possibile il tempo della permanenza della persona anziana nella propria abitazione e nel proprio ambiente di vita, evitando al massimo il ricorso a strutture residenziali.

  2. Ambiente. Le proposte di miglioramento delle iniziative del Comune derivano dalla consapevolezza della validità degli interventi realizzati dall'amministrazione uscente, come ad esempio le bonifiche, lo stop all'uso del carbone nella centrale termoelettrica, la riduzione del cromo esavalente nell'acqua potabile, la realizzazione di nuove piste ciclabili, il blocco del consumo di terreno agricolo, il Parco delle Cave e il progetto per il tram. L'impianto generale della politica ambientale a Brescia merita di essere confermato; è pero possibile proporre alcuni miglioramenti e cercare di rendere più rapide alcune azioni. In particolare per quanto riguarda il contrasto al cambiamento climatico è necessario accelerare decisamente la coibentazione degli edifici pubblici e la piantumazione di nuovi alberi. Le pedonalizzazioni nel centro storico vanno decisamente aumentate, per puntare nel giro di 5 anni a riservarlo esclusivamente a pedoni, bici e mezzi pubblici.

  3. Cultura e università. Valorizzare i poli bibliotecari locali come luoghi dove ritrovarsi e condividere il gusto e la passione per la lettura e per la scrittura, sia quella più semplice e popolare, sia quella più impegnata sul piano sociale e politico. Va rilanciato il Museo delle Scienze naturali. L'Amministrazione comunale, in sinergia con la Provincia e gli altri Enti preposti, deve riprendere un ruolo trainante sulle politiche universitarie, anche per ridurre il sempre più evidente distacco (in termini di quantità e qualità della ricerca e di "capacità di attrazione" di studenti e docenti) con Milano; infatti, proiettando le attuali tendenze nel medio lungo periodo, si può prevedere una crescente marginalizzazione del sistema universitario della Lombardia orientale.

  4. Partecipazione. Va attrezzata in maniera omogenea "la macchina amministrativa" perché sia di supporto ai Consigli di Quartiere che non hanno le forze – economiche, strumentali e umane – per essere completamente autonomi nell’erogazione di iniziative di promozione alla partecipazione a cui sono chiamati. Riportare il focus dei Consigli di Quartiere al loro ruolo qualificato e propositivo. Affiancare ai Consigli di Quartiere "personale volontario civico" che possa supportare nell’operatività le attività del Consiglio di Quartiere.

Maurilio Lovatti

 

 

Il Cantiere,  dicembre 2022, pag. 16-17

 

 

 

 

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