Franco Manni

Quando tanti anni fa uscì questa Letteratura Einaudi sembrava una nuova Encyclopedie, un Novum Organon, qualcosa di strepitoso, molto “avanti”, creativo ed , assieme, definitivo... questo almeno nel ristretto scambio di salamelecchi laudativi della Casta intellettual-letterario-giornalistik-accademic- etc italiana...

il mio amico Antonio (oggi Saverio) Cannnistrà che allora andava alle riunioni dei boss di tale casta nel castello di Perno di Giulio Einaudi, mi raccontò che l'ideatore e Capo Supremo  di tale impresa editoriale , Alberto Asor Rosa, si sentì apostrofare da un altro ospite einaudiano :  “Alberto, hai cagato duro!”...

Oggi un questo “arduo parto” di Asor Rosa è un  testo praticamente dimenticato, voluminoso Putifarre che fa polvere negli umbratili scaffali delle biblioteche d'antan... cenere alla cenere... sunt lacrymae rerum...

Io allora nel mio piccolo non mi unii al coro unanime delle lodi e degli applausi...

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