Franco Manni

 

 

La filosofia di Norberto Bobbio

 

 

in Studium, maggio - giugno 1989

 

 

 

Nella occasione dell'80° compleanno di Norberto Bobbio - che già aveva trascorso 55 anni di questa sua vita a studiare e pubblicare, in vari campi umanistici, ma soprattutto nella teoria giuridica e nella teoria politica – questo mio saggio presenta la sua figura: “grande vecchio”, capo dei “visi pallidi” appartenenti alla “banda” del Partito di Azione, che nel nome delle  non dimenticate Giustizia e Libertà, per decenni hanno cercato di lottare contro le altre e meno nobili “bande” che hanno agito ed agiscono nella società italiana. 

Storico della filosofia, politologo, studioso del diritto, senatore a vita, Accademico dei Lincei, intellettuale di “area socialista”, opinionista stimato e militante sui mass media, già allora la sua produzione era vastissima (1304 titoli suoi, già nel 1983) e vastissima la sua rinomanza, non solo né prevalentemente italiana (già nel 1983, 714 titoli su di lui). E fino al 2003 avrebbe ancora scritto e pubblicato! 

Qui tratto di alcune linee ideali di questa Sentinella di Israele, unico vero erede di Benedetto Croce nel presidiare le vicende culturali italiane con costanza, competenza, fermezza e acuta sensibilità morale. Nelle varie sezioni del saggio ne racconto i Maestri e i Compagni; ne delineo le tradizioni filosofiche ascendenti alla sua e quelle da lui giudicate avverse; presento il suo giudizio sul metodo e sul Compito della Filosofia stessa; e anche il più specifico giudizio suo sugli intellettuali italiani: 

Nelle ultime sezioni del saggio presento e spiego alcune sue idee filosofiche caratteristiche: il moderato pessimismo storico, la ricerca di una religiosità e di un'etica “laiche” (non confessionali); l'accettazione critica, attenta e coinvolta del Mondo della Secolarizzazione, senza alcuna nostalgia per quello passato e senza alcuna “laus temporis acti”.

 

 

 

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